L'uso dei fiori di Bach.

Bach ha indicato un modo di preparazione e un modo d'uso delle essenze floreali. Boccetta da 30 ml, 5/6 di acqua pura, 1/6 di brandy (è costituito da due fiori, Vine e Oak), due gocce di ogni essenza scelta lasciate cadere nella boccetta: è scritto anche sui manifesti murali.
Si consiglia l'assunzione di 4 gocce 4 volte al giorno, senza particolari accorgimenti "omeopatici": addirittura si possono associare a cibi, bevande e altro.
Personalmente, fin dai tempi in cui usavo il biotensor, non ho potuto usare queste queste regole "standard" perché ho dovuto adattarle ad ogni individuo e per ogni patologia.
Innanzitutto le essenze vanno introdotte con un ordine particolare, dettato dalla percezione sensitiva, quasi ogni fiore preparasse il terreno al prossimo, o quasi esistesse un cammino particolare di uscita degli stati d'animo.
Nella preparazione, le gocce da usare per ogni essenza non sono standard ma variano, ossia possono essere necessarie due come quattro, come una goccia soltanto.
Infine il numero di gocce per volta e il numero di volte al giorno sono sempre in relazione all'individuo e alla patologia: all'inizio compilavo veri e propri cammini terapeutici da seguire con dovizia per il numero di giorni prescritti come spiegato più sopra, poi ho constatato che veniva più ansia così che non mediando fra le informazioni e ho preferito ridurre il rigore scientifico.
Quando il paziente inizia a dimenticare le assunzioni significa che i fiori hanno già fatto il loro dovere e c'è repulsione istintiva per ciò che ora darebbe solo fastidio.
Non ho mai rilevato casi in cui le essenze potessero essere assunte per mesi senza essere cambiate.

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