I colori nella vita di tutti i giorni. Il mondo che ci circonda è "colorato", ossia determinato dalle frequenze del colore per cui ogni cosa che usiamo entra in contatto con noi portandoci quella informazione. Come spiegato in appendice: la kinesiologia, le vibrazioni entrano in contatto con il campo elettromagnetico dell'uomo per vie diverse da quelle prettamente sensoriali per cui ogni cosa che l'uomo usa determina una informazione entrante nel corpo e che chiede all'SNC di trovare una adeguata posizione antalgica.
Questo ci fa capire come il cibo che mangiamo, ciò che ci circonda, i vestiti che indossiamo, siano informazioni che determinano reazioni nel nostro corpo al di là di quelle che pensiamo venire dal contesto dei cinque sensi.
Ecco che se vestiamo rosso o giallo, il nostro organismo ha le stesse risposte che avrebbe se venissimo trattati direttamente con detti colori.
Il trattore che volesse incrementare i suoi guadagni dovrebbe dipingere la sala da pranzo della sua trattoria di arancio salmone, che aumenta la produzione di succhi gastrici; una stanza da letto con soffitto rosso non fa riposare bene mentre se le tonalità sono sul celeste-viola il sonno è conciliato meglio. La stessa auto con un certo colore ci invita ad una guida calma e riflessiva, con un altro, per esempio di colore rosso, ci invita alla guida sportiva e spericolata.
Se mangiamo o beviamo cibi rossi anziché verdi o blu, il nostro organismo digerisce meglio o peggio, ma ciò costituisce un valido aiuto in terapia, per cui il terapeuta può favorire il risolversi di uno stato di squilibrio con adeguata alimentazione o cibi polarizzati con un certo colore.
Non intraprendo alcuna trattazione su quello che considero un capitolo troppo grosso della naturopatia, la nutrizione, oggi ridotta ad un frettoloso panino, tanto siamo di fretta per tornare in ufficio, o ad una autentica ossessione nei confronti delle calorie o del biologico, la burla del secolo, giacchè non si verrebbe a capo di nulla stante il mercato alimentare attuale, altamente irresponsabile. Pretendere che il naturopata imposti correttamente l'alimentazione del paziente, quando i cibi vengono immessi sul mercato con la stesso stato di coscienza con cui si trattano i materiali edili, è pura utopia. Ciò non toglie che egli sia almeno cosciente del fatto che la obsoleta teoria della calorie è quanto di peggio la mente umana abbia potuto immaginare. Non che le teorie attuali sull'alimentazione, tutte scritte da medici, siano migliori, in quanto che se le si viola si muore, ma ognuna viola l'altra, bensì il tema "alimentazione" ha bisogno di ben altri canoni che non quelli dei protidi, glucidi e lipidi o della dieta "zona". Basti pensare che uno scienziato di recente si è preso la briga di misurare la "vibrazione vitale" degli alimenti, con le apparecchiature che, finalmente, l'elettronica ha messo a disposizione di chi vuole farla finita con le teorie e i misticismi fantasiosi, e ha tirato fuori una tabella che "consiglia" di consumare gli alimenti entro un determinato tempo altrimenti l'energia vitale da essi posseduta si è irrimediabilmente esaurita e sono divenuti degli alimenti morti, anche se considerati chimicamente validissimi. Cioè il potere che essi hanno di comunicare il "codice vitale" é divenuto nullo e il corpo umano "non vive di solo pane". Questa digressione dal tema del colore non ha fuorviato giacchè è valida per tutti i tipi di vibrazioni dunque anche per il colore.
Poiché personalmente adotto metodi percettivi non riporto alcun criterio di scelta dei colori nella vita di tutti i giorni ma invito all'istinto-terapia collettiva.
A questo proposito riporto di seguito una visione curiosa dell'uomo degli anni settanta.
"Il ruolo non visivo dell'occhio". La luce, nelle sue manifestazioni colorate, colpisce l'occhio e attraverso il nervo ottico giunge alla parte del cervello delegata alla decodifica del segnale e all'elaborazione dell'immagine. Ma la luce vista dall'occhio agisce sul SNA attraverso un'altra via non visiva, che collega l'occhio all'epifisi, la piccola ghiandola endocrina situata nella testa come in tav. 31. Un ridotto numero di fibre nervose che escono dall'occhio è inviato lungo il tratto ottico accessorio inferiore al midollo spinale, superando quindi le soglie del cervello. L'informazione si dirama dal midollo spinale al ganglio del nervo cervicale superiore del simpatico che è fornito di una via di ritorno all'epifisi. Questa ghiandola è un precursore degli occhi situati lateralmente sulla testa così come la risposta basale anticipa negli animali la facoltà visiva. Nei vertebrati inferiori, come la lucertola, essa funge ancora da "terzo occhio" non visivo, mentre nella rana le sue cellule hanno la stessa struttura di quelle della retina della rana stessa.Nei mammiferi la risposta diretta alla luce appare obsoleta, così c\he non esistono più connessioni locali tra epifisi e le zone attigue del cervello, ma l'epifisi riceve ancora segnali, che le provengono dal SN simpatico, in parte attraverso la connessione descritta più sopra. L'epifisi produce una gran quantità di sostanze, che libera come risposta diretta all'arrivo della noradrenalina. Questa viene secreta allorché dall'occhio arrivano impulsi nervosi attraverso al via non visiva. Il livello di attività dell'epifisi è quindi direttamente proporzionale al numero degli impulsi nervosi del SNS che la raggiungono. Il principale messaggero dell'epifisi è la melatonina che viene immesso nel sangue e nel liquido cerebrospinale: questa controlla indirettamente l'ipofisi modulando la produzione dei suoi ormoni. Ipofisi ed epifisi fanno così da bilanciere per le altre ghiandole endocrine: lìipofisi tende a stimolarle, l'epifisi ad inibirle. In molti mammiferi e uccelli le secrezione dell'epifisi assolve all'importante funzione di fornire un segnale temporale che sincronizza o innesca i vari ritmi biochimici circadiani dell'organismo. Il ritmo dell'epifisi è legato al ciclo esterno della luce e del buio, che nell'ambiente naturale costituisce un segnale affidabile al trascorrere delle ventiquattro ore.
La luce influenza direttamente la maggior parte delle funzioni corporee, la funzione renale, l'equilibrio idrico, il metabolismo epatico, il funzionamento della tiroide, il tasso di secrezione del cortisone, il livello dei principali ormoni, LH, GH, e delle catecolamine (in particolare della adrenalina e della noradrenalina).
Infatti quando l'occhio percepisce una adeguata quantità di luce queste funzioni sono normali, altrimenti alterate.
Gli occhi forniscono quindi un segnale per la produzione di ormoni e la luce costituisce così un fattore vitale per il mantenimento della nostra salute.
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E' chiaro che oggi con la kinesiologia e, soprattutto, con le scoperte radioelettroniche sul campo vibrazionale dell'uomo, non dobbiamo più di cercare vie traverse per le informazioni che dall'esterno giungono al cervello.
Se ad un paziente senza che egli veda faccio prendere in mano pezzetti colorati di carta e conduco un test kinesiologico classico, la forza muscolare del muscolo indicatore varia in dipendenza del colore tenuto in mano. Questo significa che non solo l'occhio, non solo la pelle, ma tutto l'essere, tramite il proprio campo vibrazionale, percepisce la "noxa colore" semplicemente perché quel pezzetto di carta è esso stesso sede di vibrazioni al pari di una boccetta di essenze floreali. Questo vuole dire che l'essere umano "sente ogni tipo di vibrazione presente nel cosmo" ma non è cosciente. O non ne vuole essere cosciente. Ecco perché l'uomo sente l'influsso dei pianeti e degli astri in genere, e, se vogliamo, anche di ben altro. |