La Deontologia spirituale del Naturopata.

L'Anima individuale che tramite il supporto fisico, chiamato corpo, fornito da due genitori affini al suo percorso, desidera realizzare il suo Sogno Individuale, affronta l'esperienza in questa dimensione con il proprio background evolutivo che si va ad innestare nella condizione familiare, sociale, religiosa, etica e storica della vita in corso.
Come ogni altro umano l'uomo che incarna tale Sogno, ha delle pulsioni che lo spingono verso la concretizzazione dello stesso, portandolo ad affrontare un percorso di vita in cui la legge fondamentale è soppravvivere agli accadimenti. Sopravvivere qui non è inteso tanto in senso materiale, quanto in senso karmico [13] , saper "giocare" con gli eventi mentre va verso il suo scopo. Il Sogno va reso concreto ma la materia è pesante da muovere e offre resistenza: per vincere la resistenza occorre astuzia ed esperienza che se non c'è ancora viene acquisita dopo determinata sofferenza. Se l'uomo ignora come spostare un peso può rovinarsi la colonna vertebrale, se non conosce la forza di gravità e crede di volare si schianterà al suolo senza adeguate attrezzature che costruirà solo dopo intenso sforzo mentale. Quando l'uomo a causa della sua ignoranza sbaglia, soffre e la sofferenza è il metro che lo informa di quanto dista dalla conoscenza del fenomeno.

La malattia è la distanza che ci separa dal nostro Creatore (G. Guidi) .

In tal modo si può tradurre il più ermetico concetto di peccato originale: da peccus, piede, peccare, inciampare, l'uomo, a causa della sua natura imperfetta "originale", cioè di provenienza, ovvero discendente dal fatto che egli è un determinato gradino evolutivo nella evoluzione cosmica, (dalla pietra al vegetale, all'animale, all'homo erectus, all'homo sapiens, al futuro homo percepiens), inciampa ignorante nell'inerzia della materia spinto, come direbbe Freud, dalla pulsione vitale, o libido, e impara con sofferenza a conoscere il mondo materiale. La natura dell'uomo è imperfetta e dunque perfettibile come d'altro canto quella del suo Creatore, e proprio nell'imperfezione sta il segreto della vita come la conosciamo: se i due poli opposti coincidessero non vi sarebbe forma di vita alcuna perché al nascere di ogni pulsione questa sarebbe annullata dal suo opposto complementare. Invece l'imperfezione permette la "resistenza temporale" al cambiamento, fa nascere il parametro tempo e il concetto di evoluzione. Ogni scintilla divina attende al suo Sogno personale con il suo bagaglio formativo e, errore dopo errore, matura la conoscenza che gli è concessa dal gradino evolutivo plausibile con il suo bagaglio. Non esistono persone che sbagliano, semmai persone "cattive": in latino captivus significa prigioniero, e l'uomo è e sempre sarà prigioniero della propria ignoranza. Non esistono persone da cambiare, persone da guarire, persone da educare: la Legge è insita in ogni essere vivente ma stante il grado di ignoranza, ovvero di non conoscenza, può essere talmente velata che è plausibile contemplare una forma di aiuto nei confronti di chi vuole realizzare il proprio Sogno e non essere fermato dalla pesantezza della materia. In questo senso è corretto parlare, per il Naturopata, di Therapeia: "essere al servizio di", o il termine più arcaico Therapeuein: "prendersi cura di". Prendersi cura di chi ancora non conosce la Legge, ma vuole andare avanti, vuole essere aiutato a rimediare agli errori commessi per ovvia ignoranza.
Il Naturopata non è più solo un tecnico del corpo umano, il medico, che vuole che il corpo che ha davanti risponda ai parametri che ha imparato a scuola: egli comprende che è tanto importante lenire il dolore quanto lasciare che il dolore stesso faccia evolvere chi lo prova. In ciò deve capire l'importanza, quando occorre, di "lasciare cadere" chi non sta capendo.
In ciò sta il principio del rispetto della vita umana: rispetto è inchinarsi davanti alla necessità dell'anima individuale che ha come unica arma per infrangere gli schemi mentali del corpo che abita, la sofferenza.

"Quando qualcuno desidera la salute occorre chiedergli se è disposto a sopprimere le cause delle malattia. Allora solamente è possibile aiutarlo."
Ippocrate.

Rispetto è fare la terapia richiesta quando ne sarebbe meglio un'altra. Rispetto è considerare ogni vita umana sacra proprio nello sbaglio che sta commettendo. Rispetto è liberare qualcuno portandolo a non permettere più a nessuno di entrare nel proprio spazio sacro, quello spazio che solo la sofferenza porterà a capire quanto vale e quanto poco valgono le teorie degli uomini: solo la Natura osserva Leggi eterne e solo la Natura può fornire la strada per ritrovare l'equilibrio perso.
Quando forziamo il nostro operare sugli altri o quando permettiamo loro di interferire con il nostro allora si crea la disarmonia nel nostro essere.
Sopprimere le cause della malattia vuol dire mettersi in gioco con se stessi e essere disposti a rivalutare tutta la propria esistenza.

 


[13] Karman è, nell'induismo, il principio sottile informatore dell'esistenza, il "gioco" degli eventi come vengono a crearsi nella dimensione nella quale le leggi si scrivono mentre si compiono. Karma è un vocabolo sanscrito e significa "atto", "azione": il cosiddetto destino è quello che ci creiamo da soli con le nostre azioni, e dunque con i nostri pensieri.

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